Eravamo 4 amici al bar
In realtà erano probabilmente due amici in casa, coinquilini, magari indaffarati tra una risposta ad una mail, il riordino delle camicie ritirate dal lavasecco e una sbirciata dentro al frigorifero per vedere cosa era rimasto al fresco da bere.
“Com’è andata oggi?”
“Bene, interessante come sempre. Ci hanno consegnato delle carte su Cospito, sai quello condannato al 41bis che sta facendo lo sciopero della fame da più di 100 giorni?”
“Ma dai? Ne parlavo proprio oggi con X che mi diceva che quelli del Partito Y sono andati in carcere a trovarlo, ma ti pare?”
“Sai, ne parlano sempre sui giornali… cosa non si fa per un po’ di visibilità… Che poi questo è furbo, li sfrutta…”
“In che senso?”
“Ah questo parla nell’ora d’aria coi mafiosi che sono in carcere con lui che gli dicono di insistere perché puntano ad una abolizione del carcere duro per tutti. C’è scritto nei documenti che mi hanno consegnato, li hanno sentiti le guardie carcerarie.”
“Stai scherzando?”
“Nono, leggi qui”
È un dialogo ipotetico, ma forse è in un modo simile a questo che due deputati si sono scambiati informazioni, se non riservate sicuramente delicate.
Informazioni che poi uno dei due ha divulgato durante un intervento in aula, allo scopo di attaccare un partito di opposizione, paventando una correlazione e correità dello stesso con la criminalità organizzata.
Disciplina ed onore è quanto la Costituzione richiede alle cittadine ed ai cittadini a cui sono affidate funzioni pubbliche. Non la chiacchera confidenziale da bar, che poi finisce col diventare come spesso accade di dominio pubblico. Non la sgomitata con occhiolino da tu non sai quello che so io, ma adesso te lo dico.
Da qualsiasi parte la si guardi è comunque una brutta storia, quella di Cospito, la cui salute deve comunque essere salvaguardata, salute che però viene consapevolmente utilizzata come arma per mettere in discussione leggi dello Stato e sentenze.
Ma è anche una brutta storia, per noi cittadine e cittadini, sapere che nei banchi del Parlamento siedono persone che faticano a distinguere la chiacchera da bar dal senso delle istituzioni.


Lascia un commento