Si può fare marketing su tutto?
Chi opera come social media manager conosce e spesso utilizza i calendari delle ricorrenze. Se non sapete cosa sono basta fare una semplice ricerca online. Moltissimi siti che si occupano della gestione dei social li propongono, talvolta gratuitamente. Si tratta di un elenco per date delle ricorrenze, che includono le festività vere e proprie, quelle tipo festa della mamma o il carbonara day e le giornate nazionali ed internazionali dedicate a vari temi, dalla Giornata Mondiale del Teatro alla Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne.
Scopo di questi calendari è offrire spunti a chi opera sui social media, o invia newsletter periodiche con offerte ad un proprio database, per pubblicare qualcosa che esuli anche dal proprio settore specifico o ricordare al proprio pubblico la sensibilità aziendale. Capita tutti gli 8 marzo, ad esempio, quando tutte le aziende si rincorrono raccontandoci quanto sono sensibili alle tematiche di genere e quanto stimano le donne, sia come clientela che come dipendenti. Ci sono poi giornate diverse e un po’ più difficili, come il 25 novembre, ma che quasi nessuno buca astenendosi dallo scrivere qualcosa.
Non mi ha quindi meravigliato ricevere la newsletter di una importante casa editrice italiana, che si presenta così:
“Cara lettrice, caro lettore,
l’attenzione sul tema della violenza sulle donne non è mai troppa, considerando che neanche una costante sensibilizzazione dell’opinione pubblica riesce ad arrestare il fenomeno o a diminuirne la portata.
Per le donne vivere è sempre un atto di coraggio.
Il 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, e tutti i giorni, vogliamo agire per cambiare le cose.”
Ottimo no? E poi il bottone Scopri di più
Ho cliccato pensando: vediamo cosa fanno in concreto per cambiare le cose.
Si apre il link e con una bella panchina rossa come immagine parte un bel redazionale, dove si citano rapporti e pure Giulia Cecchettin, quindi anche se il copy era stato predisposto in anticipo è stato aggiornato in questi giorni.
Tra le immagini anche quella con link di “Un’intervista per approfondire” che rimanda ad un loro redazionale dell’8 marzo 2021, dove ovviamente si parla di un libro. Vabbè…
Il testo prosegue in perfetto tema 25 novembre chiudendo con: Abbiamo tutti il dovere di agire per fermare tutto questo.
Come? Proponendo 25 libri da leggere per capire e combattere la violenza sulle donne (testuale). Seguono copertine e brevi descrizioni dei 25 libri, tutte linkate e che rimandano alla possibilità di acquisto.
Magari questa cosa la fanno tutti gli anni, non lo so, ma quest’anno l’ho guardata e mi ha dato davvero fastidio. Forse la fanno anche altri editori ed altre librerie online, ma è davvero necessario utilizzare anche temi come questi per vendere? Non è un black friday o San Valentino, è qualcosa di terribilmente serio e citare pure il caso alla ribalta dei media in questi giorni mi è sembrato pessimo.
In ogni caso su di me la strategia non ha funzionato, anzi: non credo farò acquisti presso di loro per un bel po’ di tempo.


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